Il problema della relazione che il diritto intrattiene con l'immagine è un profilo rimosso dalle ricerche filosofico-giuridiche della modernità, al più confinato nell'ambito della filosofia politica.
[...]
Questo volume, sullo sfondo della teoria di Legendre e del cinema di Wim Wenders, indica l'importanza della ripresa dell'analisi teoretica di questo rapporto - che affonda le sue radici nella storia del diritto occidentale e della teologia - per la comprensione dei processi di manipolazione dell'istanza sovrana del potere, attualmente in corso sulla scena globale. La nozione di 'individuo mini-Stato', mutuata da Wenders e da Legendre, mostra i rischi insiti in una caduta della figura del 'limite' e i tratti non superati del totalitarismo novecentesco, che sembrano residuare nelle società complesse contemporanee, sotto la forma di un "post-totalitarismo dell'immagine", da cui neppure l'idea di 'rete' sembra essere indenne. L'individuazione del nesso tra l'immagine e il dogma riapre così la questione normativa della (ri)costruzione dello sguardo occidentale, già presente nella flagellazione di Cristo di Piero della Francesca: emerge così la necessità di un ripensamento critico della idea di 'testo multimediale' e degli scenari teatrali della comunicazione normativa.