I nostri progetti

Gli strumenti di condivisione offerti dalla catalogazione partecipata nel Servizio bibliotecario nazionale costituiscono solo una modalità attraverso la quale le biblioteche del Polo giuridico ‘fanno rete’.

Dal 2005 è attivo il progetto ESSPER per lo spoglio delle riviste di scienze sociali. La banca dati ad accesso libero sul web consente di reperire i riferimenti bibliografici di articoli di dottrina, a partire dal 1994, mediante parole del titolo o nome dell’autore del singolo contributo, con ulteriori filtri per materia e per anni.

Nel 2007 le biblioteche dell’amministrazione della giustizia realizzano il progetto “Formazione-intervento per il potenziamento dei servizi di documentazione delle biblioteche dell’Amministrazione della Giustizia che aderiscono al Polo giuridico” per gestire in modo coordinato la risposta alle richieste dell’utenza istituzionale. Al progetto è stata conferita la Segnalazione di eccellenza per la sezione Progetti formativi nell’ambito della IX Edizione del Premio Basile 2010 (Perugia, 29 ottobre 2010).

Dal 2012 è attiva la collaborazione al Nuovo Soggettario promosso dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, per l’inserimento nel tesauro di nuovi termini per l’area del diritto, con un’attenzione particolare alla specificità lessicale del linguaggio giuridico utilizzato dalla base dati.

A partire dal 2017 la Biblioteca centrale giuridica inizia a collaborare con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze per la redazione della Bibliografia Nazionale Italiana attraverso la catalogazione descrittiva e semantica di monografie giuridiche ricevute per deposito legale. Dal 2020 entra a far parte del gruppo di lavoro dell’Istituto centrale per il catalogo unico (ICCU) dedicato all’Authority control dei nomi di persona, finalizzato alla gestione e manutenzione dell’archivio autori delle pubblicazioni presenti nel catalogo collettivo nazionale (SBN).

Anche sul versante della biblioteca digitale sono in corso progetti in cooperazione con altre istituzioni per il recupero o la pubblicazione di fondi di elevata specificità e interesse storico. Nel 2011 per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia la collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha consentito la digitalizzazione della Gazzetta ufficiale storica ed è ancora in corso l’acquisizione in digitale di materiali normativi per il consolidamento delle raccolte di legislazione.

Dal 2019 la Biblioteca centrale giuridica alimenta la banca dati Manus OnLine, catalogo nazionale dei manoscritti delle biblioteche italiane, con la descrizione dei manoscritti del suo fondo di materiale moderno, comprendente circa 200 volumi di Decisiones Romanae Rotae, e una raccolta miscellanea di circa 40 manoscritti di varia provenienza, tra il 18. e il 19. secolo.